Sanremo: uno speciale della Stampa per il cinquantesimo festival
Correva l’anno Duemila e La Stampa decise di celebrare con un’edizione speciale la ricorrenza dei cinquant’anni dell’evento canoro più popolare e seguito: Sanremo, il Festival della canzone italiana. Racconto in questo articolo la storia.
Progettai per il quotidiano “Sanremo 50”, una serie di fascicoli che ne riprendessero la storia, i motivi, i personaggi: diciotto fascicoli da offrire ogni giorno ai suoi lettori in allegato all’edizione quotidiana. Ogni allegato conteneva al suo interno un piccolo manifesto da appendere e tenere in evidenza. Chiudeva la raccolta un cartonato utile a rilegare i fascicoli, così da impreziosirli e poterli conservare nel tempo.
La grafica della raccolta
Come motivo grafico conduttore dell’intera raccolta pensai a un pentagramma in cui i fiori sostituivano le note, in doveroso omaggio a Sanremo, conosciuta in tutto il mondo come la Città dei fiori.
Sui fili del pentagramma i numeri che scandivano le edizioni del festival: essi proseguivano all’interno dell’impaginato e venivano usati per i numeri di pagina, per i marcapagina e per le foto delle copertine.
Il timone del fascicolo elencava gli articoli, gli approfondimenti e i box, e veniva ripreso in ogni numero, così da facilitare la ricerca delle varie rubriche e nel numero seguente, come un appuntamento settimanale. Tale veste grafica resterà invariata, e farà da filo conduttore.
Potete approfondire consultando l’articolo Come si costruisce una rivista o magazine.
I diversi box all’interno di Sanremo 50
Gli articoli spesso hanno testo scontornato, e sono caratterizzati da elementi grafici che racchiudono e identificano alla prima occhiata le rubriche, come un disco per la musica o la pellicola di un film per la rubrica “Intanto al cinema”, o anche “Accadde nel mondo” curata da Domenico Quirico, o “Le curiosità”.
Nei box avevo anche usato particolari elementi grafici e colori che richiamavano i classici album di fotografie, quelle che stanno nei cassetti e si tirano fuori per operazioni nostalgia: dunque anche cornici frastagliate, fascette e angoli per tener ferme e ordinate in sequenza sulla pagina le preziose fotografie.
I manifesti dei cantanti
I motivi floreali si ritrovano anche nella grafica pensata per i manifesti dedicati agli interpreti, tale da incorniciare con i suoi colori l’immagine del cantante scelto, colto nell’atto di esibirsi o in posa come in uno scatto d’autore.
Fermati con due semplici punti metallici all’interno del fascicolo, li si poteva facilmente staccare senza strappi né pieghe e poi appendere, sia in formato orizzontale che verticale, secondo la foto scelta. Tutti i manifesti erano stampati a colori, per una resa più vivace e accattivante per l’occhio, anche se l’originale da cui erano tratti era talvolta in bianco e nero.
La realizzazione dei fiori è venuta quasi per caso, un’intuizione come accade spesso, un gesto o un pensiero rivelatore. Stavo studiando e provando un effetto del nuovo Freehand, una opzione grafica inedita del programma di allora, che dava la possibilità di moltiplicare oggetti sul foglio cliccando semplicemente sul mouse e trascinandolo per il tempo necessario a coprire la zona interessata. All’interno c’erano già dei grafismi, tra cui appunto i fiori: mi misi quindi a modificare a mio gusto quelli presenti, e di lì ne inventai e disegnai molti altri, cercando poi di dar loro nuova veste e nuovi toni di colore; costruii così un insieme unico, che usai per questa raccolta.
Il cartonato
Nella copertina della raccolta è evidente l’idea iniziale del progetto infatti il cartonato chiude la raccolta ma la grafica è stata creata all’inizio del progetto, insieme alla testata.
Nell’immagine è evidente il pentagramma con le note e i fiori sul retro la chiave di violino con la parentesi graffa e i numeri dei fascicoli scritti in lettere; i numeri dei decenni scandiscono i 50 anni di Sanremo.