Il mio ruolo di madre mi ha permesso di capire meglio le problematiche organizzative delle famiglie, come il nido, la materna, il pre e dopo scuola, la vigilanza davanti alle scuole, insomma tutti quei piccoli e grandi problemi che in una grande città vengono risolti dalle amministrazioni comunali.
Il trasferimento nella provincia astigiana mi ha avvicinato a una realtà diversa fatta di aiuti e collaborazioni fondamentali nei paesi spesso sprovvisti di aiuti alle famiglie che in città davo per scontati.
Proprio da queste necessità nasce, da un gruppo di “genitori” e “amici”, l’idea di supportare e coadiuvare l’amministrazione comunale nella scuola e in altre entità locali creando, con spirito di volontariato attivo, un’Associazione.
Quindi nel 2013 viene fondata “ANSEMA”, Associazione senza finalità di lucro, con lo scopo di promuovere iniziative socio educative culturali, sportive e di tutela ambientale del territorio.
Il territorio è Montechiaro d’Asti, nel Monferrato, tanti piccoli paesi sparsi tra colline ricche di nocciole.
Un giorno, in auto, parlando con mio marito e mio figlio dicevo: “Ci vorrebbe un nome semplice, anche banale, ma che facesse subito capire l’insieme, l’unione delle persone, la solidarietà, e magari in piemontese, un nome tipo ‘ansema’, ma che dovrebbe anche avere un senso, magari una sigla”.
Allora mio marito (lo scibile umano) disse: “Ci penso io a dargli un senso: Associazione No-profit Sostegno Educativo Montechiaro d’Asti”. Ecco fatto.
Ed ecco fatto davvero, il nome non poteva che essere quello, seguito poi da vari studi per il marchio o logotipo, diversi incontri dove ognuno diceva la sua, molti bozzetti che non soddisfacevano mai. Non è stato facile trovare un’immagine che non fosse banale e che mettesse tutti “ansema”,