I cinque sensi del vino
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Fu attraverso un’amicizia comune che qualche anno fa conobbi Alessandra, la titolare della casa vinicola La Pergola di Cisterna d’Asti: ebbi l’incarico di un lavoro che non sapevo fosse destinato proprio alla sua Cantina.
Dopo quel casuale ma felice incontro, insieme abbiamo realizzato numerosi progetti che hanno arricchito la nostra esperienza e il sapere scambiato, ciò che ci ha favorito nell’approfondire la nostra amicizia.
Durante una delle visite nella sua profumata cantina, mi rivelò l’intenzione di corredare quell’ambiente così caratteristico e affascinante con dei cartelli che illustrassero insieme la storia della sua “creatura” e del vino in generale.
Mi venne subito un’idea: chiedere a suo figlio, che stava studiando per diventare enologo, di scrivere un testo su “come si fa il vino”, in tutte le tappe della sua produzione; io lo avrei ospitato e illustrato con grandi immagini in forma di cartelloni. Che certo avrebbero dovuto essere grandi, anzi grandissimi, altrimenti in quello sterminato salone sarebbe andato perduto ogni effetto coreografico e comunicativo.
Emanuele, il figlio appunto, si dimostrò davvero in gamba, fornendo una spiegazione semplice ma esaustiva e molto accattivante su ogni fase dell’intero procedimento di “creazione” del vino; proprio seguendola passo passo creai “I cinque sensi del vino”, un percorso di conoscenza che aveva inizio tra i vigneti per giungere sino all’atto finale, l’uso dei nostri sensi per assaporarne i pregi, le caratteristiche peculiari e l’elevata qualità.
Montati su plexiglas e appesi al soffitto e ai muri della cantina, costituiscono un vero e proprio itinerario tra un assaggio guidato e il racconto di una lunga passione nell’esplorazione e nella ricerca del meglio per i nostri palati.
I sei cartelli sono stati realizzati con il solito programma, Freehand, il mio preferito da sempre; le fotografie sono state elaborate usando Photoshop. Tutti i disegni sono originali e creati espressamente per la Tenuta La Pergola: stampati su carta fotografica, quindi montati su plexiglas e plastificati.
Campeggiano ancor oggi sul bancone ove si assapora il vino che Alessandra illustra e offre alla degustazione, all’insegna appunto del giusto risalto da dare a “I cinque sensi del vino”.
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